E’ di Bari una delle aziende innovative più promettenti d’Italia.
Sempre più circoli sportivi sono costretti a chiudere battenti per l’elevato costo dell’energia elettrica, arriva la soluzione per dismettere una volta per tutte i palloni pressostatici e per rivoluzionare completamente il mondo dello sport ma anche delle costruzioni in genere, e per coprire aree anche molto grandi in modo green.
L’azienda si chiama AIREN e negli ultimi anni ha
concentrato gli sforzi su ricerca e sviluppo depositando ben 12 privative nel
settore delle costruzioni pneumatiche, campo ancora poco noto ma con un
elevatissimo potenziale, come ci spiega il CEO Roberto Passaquindici
illustrando i 7 brand definiti fino ad ora.
I vantaggi delle costruzioni pneumatiche sono innumerevoli, duttilità, facilità
di trasporto, rapidità di installazione e resistenza al pari di molti materiali
tradizionali.
La non necessità di autorizzazione amministrativa, ne fa la struttura
ideale per qualsiasi esigenza di copertura fuori dai vincoli costruttivi
urbanistici, permettendo di creare spazi indoor anche laddove manca la cubatura
necessaria.
“Ci contattano giornalmente gestori di impianti sportivi interessati alle nostre coperture tensopneumatiche, e 2/3 di loro gestiscono campi da padel.
La domanda è elevatissima, arriva anche dall’estero, Giappone, Israele, Stati Uniti, Hog Kong, Nuova Caledonia, Canada, Brasile, ecc. ma paradossalmente siamo ancora troppo piccoli per riuscire ad evadere tutte le richieste”.
A muovere l’interesse dei gestori, oltre all’assenza di concessioni, è l’azzeramento dei consumi elettrici rispetto ai tradizionali palloni.
“La nostra tensopneumatica” continua Passaquindici “non necessita di gonfiatori sempre in funzione”.
Una via di mezzo tra una tensostruttura ed un pressostatico insomma, una soluzione nuova che cerca di combinare i vantaggi ed eliminare i difetti delle prime due.
Nessun lavoro cementizio, trasporto e montaggio semplici, possibilità di aprire le finestre o di riscaldare l’ambiente risparmiando rispetto alle coperture tradizionali.
Cosa dire in merito alla
resistenza?
“Airpower resiste al vento come una struttura tradizionale, il sistema di
cinghie e piedi brevettato permette di ottenere una struttura sicura che resta
in piedi anche nel caso in cui uno degli archi di sostegno dovesse
danneggiarsi. Purtroppo quando si parla di gonfiabili molti pensano ai prodotti
da gioco o a strutture di scarsa resistenza, i nostri prodotti invece reggono pressioni
molto elevate raggiungendo un livello di rigidità elevatissimo”
Ed è sfruttando questa inaspettata caratteristica delle membrane speciali, che
Eneri ha definito un asset di prodotti, ad alta pressione che promettono di
rivoluzionare anche il mondo dell’accoglienza di pronto impiego e di emergenza.
Veri e propri moduli abitativi gonfiabili, completi di arredi integrati,
tavoli, sedie, letti, serbatoi e tetti fotovoltaici potrebbero presto sostituire
le tende o i vecchi container, difficili da trasportare e poco confortevoli.
“Al momento operare un paziente in una tenda non
è possibile in quanto non vengono garantite le condizioni igienico sanitarie
necessarie, I nostri moduli isolano perfettamente e possono creare un ambiente
adeguato per interventi chirurgici in emergenza” spiega Passaquindici, ed anche
stanze a pressione negativa adatti ai reparti covid, e capaci di essere
trasportati in un furgone ed allestiti in poche ore. Qualcosa fino ad ora
impossibile
Puntando sulle vacanze esperienziali immersive in natura, e la tecnologia
dell’aria ingabbiata, Eneri by Air.En. ha sviluppato una serie di soluzioni per
il glamping, con finestre apribili e soprattutto in assenza di gonfiatori
costantemente in funzione come nelle “ bubble room” tradizionali.
Passaquindici afferma “il dispendio
energetico non mi sembrava molto coerente con l’idea di soggiorno immersivo
nella natura, garantito dalle pareti trasparenti, né tantomeno il rumore
continuo dei motori elettrici, per questo ho pensato ad una soluzione più green
ma comunque suggestiva”
I brand sviluppati sino ad ora sono in tutto 7, tra questi sono molto richiesti
gli schermi per proiezione professionali di rapido allestimento e galleggianti
che permettono di investire su una tipologia di cinema più esperienziale, e le
coperture per piscina per trasformare in modo semplice unan piscina estiva in
invernale.
Il numero dei marchi però è destinato a crescere,
Eneri continua nella ricerca contando sulla sua industry duttile ed il CEO annuncia
che verranno sviluppati presto nuovi prodotti, motivo per cui Airen attira
sempre di più non solo l’interesse della stampa nazionale e di importanti
players, ma ha suscitato anche le attenzioni di soggetti internazionali come
Lufthansa e la Casa Bianca
Pare dunque che il futuro nella soluzione di molti problemi, venga
proprio dall’aria e da questa piccola e dirompente realtà italiana.